Negli ultimi mesi, un trend curioso ha invaso piattaforme come LinkedIn, Reddit e TikTok: utenti che creano miniature digitali di sé stessi, trasformandosi in vere e proprie action figure AI.
Grazie all’uso combinato di GPT e generative image models, è possibile produrre immagini in cui si appare come figure d’azione tridimensionali, complete di confezione trasparente, accessori su misura e scritte in stile giocattolo. Una nuova frontiera della rappresentazione visiva, tra ironia e branding personale.
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Ma accanto a questo gioco digitale – in cui il sé diventa oggetto da collezione – si sta sviluppando un’altra tendenza, più sottile e reale: quella di ispirarsi alle bambole nella vita vera. E anche in questo caso, l’AI gioca un ruolo sorprendente.
Il fenomeno Barbiecore e oltre
Il termine Barbiecore ha recentemente guadagnato popolarità, descrivendo una tendenza che abbraccia l’estetica iper-femminile e colorata associata alla celebre bambola Barbie. Questo stile si caratterizza per l’uso predominante del rosa acceso, abiti aderenti, mini gonne e accessori audaci, evocando un senso di nostalgia per la moda degli anni ’80 e ’90. Celebrità e influencer lo hanno già adottato, sfoggiando look che celebrano la vivacità e l’ottimismo legati all’immagine di Barbie.

Parallelamente, altre estetiche ispirate alle bambole stanno emergendo nel panorama della moda. Le bambole Tilda, ad esempio, con il loro fascino artigianale e vintage, hanno influenzato uno stile che predilige tessuti morbidi, tonalità pastello e dettagli fatti a mano, richiamando un senso di delicatezza e romanticismo.
ChatGPT come consulente di stile
In questo contesto, l’intelligenza artificiale – e in particolare ChatGPT – sta assumendo un ruolo innovativo: quello di consulente di stile virtuale. Sempre più utenti si rivolgono all’AI per ottenere suggerimenti su come adottare look ispirati alle bambole, chiedendo consigli su outfit, combinazioni di colori, texture, accessori e persino citazioni da usare nei social.
Da Barbie dark con vestiti neri e fiocchi gotici, a bambola vintage in abiti retrò con colletti ricamati, l’AI offre spunti personalizzati che aiutano chi vuole giocare con la propria identità estetica.
Oltre la superficie: una ricerca di identità
Questo fenomeno va oltre la semplice imitazione estetica. È una forma di esplorazione, un gioco d’identità visiva in cui ogni dettaglio – dall’ombretto al taglio del sopracciglio – contribuisce a esprimere qualcosa di sé. Diventare una bambola, oggi, è una scelta creativa, un modo per rappresentare un mondo interiore.
E come spesso accade, ciò che sembra frivolo può rivelarsi profondamente autentico.
In conclusione, mentre l’AI si integra sempre più nel mondo della moda, offre nuovi strumenti per reinventare se stessi con leggerezza, precisione e immaginazione. Che si tratti di una miniatura da collezione o di uno specchio digitale di ciò che vogliamo essere, il gioco delle bambole è tornato. Ma questa volta, siamo noi a decidere come vestirci.
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