C’è aria di primavera tra i padiglioni di Rho Fiera Milano. La luce taglia i vetri degli stand riflettendosi sui metalli satinati, sulle laccature opache, sui tessuti innovativi e raffinati. I passi sono ovattati, le voci misurate nonostante la massa di persone accorse a visitare questo Salone del Mobile divenuto ormai il santuario mondiale dell’interior design.
Nella capitale economica d’Italia, dove tutto corre, si è tornati a camminare lentamente, ad osservare con attenzione, a scoprire oggetti che non chiedono di essere visti, ma capiti.
Abbiamo iniziato a raccontarvi le prime impressioni con i nostri articoli Tendenze e novità dal Salone del Mobile 2025: tra design scultoreo, sostenibilità e contaminazioni artistiche e Domani il via al Salone del Mobile 2025: le nuove anticipazioni. Oggi entriamo nel vivo, tra le installazioni più belle e gli arredi più affascinanti da vedere dal vivo fino al 13 aprile.

Letto sospeso Fluttua di Lago
Nello stand di Lago, il letto Fluttua sembra sospeso nel vuoto: una scultura leggera, galleggiante tra ingegneria e poesia. Nessun supporto visibile, solo un punto centrale nascosto alla vista. Le luci LED integrate nella base ne amplificano l’effetto, creando una camera che sembra in assenza di gravità.

Tavolo Chapeau di Lago
Accanto, il tavolo Chapeau impone la sua eleganza geometrica. Linee spigolose e piani ovali si combinano in un equilibrio visivo che cambia da ogni angolazione. Un oggetto scenico, pensato per spazi di rappresentanza e riflessione.

Divano Simposio di Saba
Nel Padiglione 10, il divano Simposio di Saba firmato Studiopepe racconta la storia di uno spazio da abitare come un’arena. Le forme fluide e i volumi generosi compongono una seduta conviviale, morbida, senza spigoli, pensata per la bellezza del dialogo e dell’attesa.

Letto Majal di Flou
Da Flou, il letto Majal ideato da Carlo Colombo domina lo stand con la sua testata importante, rivestita in tessuto come una boiserie moderna. Disponibile in versione allineata o estesa, trasforma la camera da letto in un’architettura sensoriale.

Poltrona Madame Butterfly di Flou
Nel medesimo spazio, la poltrona Madame Butterfly, firmata The Touch Studio, avvolge lo sguardo e il corpo con la sua forma curva. Seduta, braccioli e schienale si fondono in un’unica struttura che ricorda un abbraccio disegnato.

Nest di Euroluce
Tra le novità presentate a Euroluce, Nest: un sistema luminoso per esterni pensato per convivere con gli alberi. Un oggetto di luce organico, leggero, sospeso tra i rami.

Collezione Trama di Euroluce
Luce e intreccio per la collezione Trama di Euroluce: un reticolo luminoso che disegna lo spazio con ombre e riflessi delicati.

L’Appartamento by Artemest
Usciamo da Rho Fiera e spostiamoci nel cuore di Milano: a Palazzo Donizetti, Artemest celebra il suo decimo anniversario con L’Appartamento: sei studi internazionali interpretano le sale storiche in una sinfonia di arredi artigianali, pezzi d’arte, luce e colore.

Gucci Bamboo Encounters
Ai Chiostri di San Simpliciano, Gucci omaggia il bambù con installazioni sospese tra arte e moda. Bamboo Encounters racconta il materiale, simbolo della Maison in chiave contemporanea e poetica.

Google – Making the Invisible Visible
In via Archimede 26, Google mette in scena Making the Invisible Visible: un’esperienza immersiva firmata Ivy Ross che trasforma dati invisibili in luce, suono e forma.

Portanuova Vertical Connection
A Portanuova, Vertical Connection rilegge in chiave nuova il tema Mondi Connessi con una torre verde immersiva tra natura e intelligenza artificiale. Con Ecoalf partner del progetto, le piante dell’installazione saranno donate o adottate.

Loro Piana – La prima notte di Quiete]
Al Cortile della Seta, Loro Piana e Dimoremilano hanno dato vita a La prima notte di Quiete: uno spazio arredato come una scena cinematografica, sospeso, sonoro, sensuale.
Il Salone del Mobile e la Milano Design Week 2025 continuano così fino al 13 aprile: come un racconto da vivere più che da visitare. Una mappa emotiva della bellezza, fatta di materiali, superfici, luci, voci e silenzi.
di Francesca Sarri e Nicole Sabadini
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