C’è qualcosa di intimo e grandioso nel tornare a pensare il soggiorno come lo spazio del vivere quotidiano, ma anche del ricevere, del riflettere, del mostrare chi siamo. Ed è da questa prospettiva che Fendi Casa reinterpreta l’arredamento per il living nel 2025, con una proposta che unisce design contemporaneo, moduli trasformabili, savoir-faire sartoriale e riferimenti discreti all’identità del marchio. Non è una collezione da ammirare, ma da vivere: ogni seduta, ogni tessuto, ogni dettaglio racconta uno stile di vita più autentico, più morbido, più personale.
I nuovi divani Fendi Casa nascono per essere vissuti, esplorati, composti e ricomposti. Il sistema modulare F-Affair, progettato da Controvento, propone volumi generosi che si incastrano tra loro creando paesaggi abitativi mutevoli, con un richiamo formale alla doppia F del marchio. Più che arredo, è un linguaggio visivo e tattile.

Firmato da Ludovica Serafini e Roberto Palomba, il divano F-Stripes affina l’equilibrio tra sobrietà e identità artigianale: i profili in pelle Selleria e i dettagli FF logati evocano l’heritage del marchio, mentre la palette neutra si presta a personalizzazioni discrete e sofisticate.


Funzionalità e sensualità si incontrano anche nella collezione Blow Up, sempre firmata da Controvento: linee morbide, basamenti sagomati, rivestimenti a righe Pequin e dettagli plissé danno vita a un insieme armonico, dove comfort e leggerezza dialogano con elementi della storia visiva di Fendi.

Peekasit, lo spin-off disegnato da Studio Wanders con Gabriele Chiave, si ispira all’iconica borsa Peekaboo e la traduce in sedute dalla forma curva e avvolgente. L’effetto inside-out creato da pelle Signoria e montone rovesciato offre un impatto visivo sorprendente, senza mai rinunciare alla funzione.

Atelier Oï firma invece la collezione Fun Fendi: un progetto sobrio che valorizza il volume morbido delle sedute con un dettaglio scultoreo—le imbottiture laterali a vista—che richiama l’alta artigianalità romana.


Con Gran Plié, Thierry Lemaire disegna divani a due o tre posti e poltrone ispirate alla danza classica. La struttura in metallo dialoga con imbottiture accoglienti, offrendo un’eleganza discreta adatta sia a interni tradizionali che a spazi contemporanei.


Non mancano elementi più iconici e narrativi: la poltroncina Lazy Ottavia di Cristina Celestino riprende le architetture romane e le trasforma in comfort strutturale, mentre la sedia Cleo di Marcel Wanders mixa cuoio e legno con richiami alla storica trama Pequin. La Parsifal Armchair di Thierry Lemaire chiude il racconto con linee arrotondate, piedini girevoli e un’estetica versatile.



Ma il soggiorno non è solo divani: Fendi Casa propone un sistema coerente di poltrone, pouf, tavolini e oggetti che costruiscono un ambiente domestico coerente, fluido, ma mai impersonale. Il tutto arricchito da una selezione di materiali — montone, pelle, shearling, tessuti jacquard — e finiture ispirate alla moda e all’alta pelletteria.
Dalle anticipazioni più autorevoli del settore emerge una tendenza chiara per il 2025: il ritorno al comfort come forma di espressione culturale. Fendi lo interpreta con discrezione, evitando l’ostentazione e costruendo un nuovo equilibrio tra lusso e intimità.
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