Milano-Rho Fiera 12 aprile 2025. Di Nicole Sabadini
Basta un passo nel padiglione dedicato a Euroluce per capire che qui la luce non è solo funzionalità, ma forma di pensiero, linguaggio, invenzione poetica. E come ogni linguaggio, anche quello della luce può essere sussurrato o teatrale, pop o classico, rigido o vibrante. Abbiamo camminato dentro questa grammatica luminosa senza un percorso prestabilito, lasciandoci guidare da ciò che ci colpiva: una forma inaspettata, una tecnologia nascosta, un’atmosfera che fermava lo sguardo. Ecco le lampade che ci sono rimaste negli occhi.
Little Nina di Anna Lari è una lampada da tavolo ricaricabile, senza filo, proposta nella versione in pergamena. Con una durata di 15 ore e ricarica USB, è ideale per ogni ambiente della casa e si accende con un semplice tocco. Piccola, discreta e versatile, può vivere anche come luce da comodino o centro tavola.

Accanto a lei, The King, sempre di Anna Lari, si distingue per la struttura compatta, con diffusore orientabile a 360° e luce LED calda da 3W. Si accende sfiorando la testa e può essere utilizzata anche come segnalatore di presenza in contesti contract. La luce tecnica che si fa oggetto domestico.


Per chi cerca una lampada da lettura sofisticata, Sue Ambra è la scelta che coniuga eleganza e funzionalità. Doppia snodatura, ottone lucido, paralume in pergamena: tutto è pensato per offrire regolabilità e stile in un solo gesto. Come ogni prodotto Anna Lari, anche Sue Ambra è frutto di una ricerca artigianale precisa e armonica.
La collezione Gold Moon di Catellani & Smith si presenta come una serie di dischi luminosi rivestiti in foglia d’oro. L’effetto è profondo, materico, quasi lunare. I piccoli punti LED incastonati ne amplificano la tridimensionalità, creando riflessi suggestivi sia di giorno che di sera. Non è solo illuminazione: è scenografia.


Con 96 Molecole, Aqua Creations offre una visione organica della luce: una rete di sfere luminose, composte da moduli ripetibili, si sviluppa su parete e soffitto creando geometrie fluide. Il progetto può essere completamente personalizzato, sia nella configurazione che nella finitura, e riesce a fondere funzione e decorazione in un’unica installazione.

Il vetro soffiato della sospensione Agave di Barovier&Toso, firmata in collaborazione con lo studio Garcìa Cumini, rievoca le forme slanciate dell’omonima pianta. L’effetto è esaltato dalla lavorazione a “rugiada”, che dona al cristallo una texture punteggiata. L’equilibrio tra ispirazione naturale e maestria artigiana è totale.

Brokis presenta l’evoluzione del suo celebre modello con Night Birds Mini: tre sospensioni di dimensioni ridotte, proposte in vetro opalino bianco e sospese da un rosone rettangolare. Le forme richiamano il profilo di piccoli uccelli in volo, evocando leggerezza e dinamismo. Una collezione poetica, perfetta per ambienti residenziali e spazi contract.

Colorata, grafica e sorprendente: Huf di Servomuto nasce dalla collaborazione con Arthur Arbesser. La base in cemento richiama nella forma uno zoccolo di cavallo (da cui il nome), mentre il paralume può essere scelto in quattro varianti monocromatiche oppure in tre versioni con grafiche firmate dallo stesso Arbesser. Una lampada che unisce ironia visiva e rigore formale, dimostrando come design e moda possano incontrarsi nella luce.

ACB Illumination porta a Euroluce una proposta decorativa con Rosa del Desierto, una lampada da parete che richiama nella forma l’omonimo minerale. La luce si espande in modo radiale, creando un effetto scenografico e vibrante. Perfetta per impreziosire pareti di hall, corridoi o ambienti residenziali.

Da Zafferano arriva Tree of Light, una scultura luminosa da tavolo che rievoca la forma di un albero stilizzato. La struttura centrale ospita cinque diffusori opalini disposti su livelli sfalsati. La base è un vaso in ceramica che nasconde il sistema ricaricabile: la lampada può essere spostata, usata outdoor, accesa con dimmer touch e funziona fino a 12 ore.

Ancora da Zafferano, Poldina Reverso L Solar è una lampada da esterni con contenitore integrato. Il corpo, disponibile in bianco o corten, può accogliere piante o altri oggetti. Funziona a energia solare, è dotata di sensore crepuscolare e si accende automaticamente al calare del sole. Un oggetto che unisce funzionalità e sostenibilità.

Angelina è la nuova lampada da tavolo firmata sempre da Zafferano. Snella, raffinata, portatile, ha un design essenziale e una testa inclinata che la rende perfetta per scrivanie e comodini. Disponibile in diverse finiture, tra cui l’oro rosa, ha un’autonomia di 12 ore ed è dimmerabile a tre intensità.


Le nuove sospensioni Alicudi, Panarea e Filicudi rendono omaggio al fascino primordiale delle Eolie. Firmate da Alberto e Francesco Meda, queste lampade sono realizzate in lava riciclata, frutto del recupero degli sfridi generati dal taglio della pietra lavica. Il risultato è una texture densa, porosa, costellata di crateri e bolle: imperfezioni materiche che raccontano l’origine vulcanica della materia. Ogni forma – disponibile in tre varianti modulari – proietta una luce puntuale verso il basso, ideale per composizioni a grappolo o in sequenza. Più che una lampada, un piccolo pezzo di paesaggio trasformato in luce.

Adilo di Secto Design è disegnata da Ilkka Kauppinen. Una sospensione realizzata in legno curvato, che restituisce una luce calda, filtrata, dinamica. Il materiale e la forma si fondono in un design scultoreo che si integra perfettamente con ambienti caldi, naturali, accoglienti.

Washington di Lumen Center è una lampada da tavolo disegnata nel 1983 da Jean-Michel Wilmotte per l’Ambasciata Francese a Washington D.C. La struttura in metallo ospita un riflettore orientabile su un corpo cilindrico. Il LED integrato è dimmerabile tramite comando su cavo. Oggi torna in due nuove finiture in edizione limitata per celebrare i 40 anni dalla sua ideazione: Nickel Nero Satinato e Rame Spazzolato.

Rene è il chandelier presentato da Elstead Lighting: sei luci disposte su due livelli, con bracci curvati e paralumi in vetro smerigliato. La finitura dorata opaca conferisce al tutto un’eleganza retrò. È una lampada decorativa pensata per sale da pranzo, ingressi scenografici e ambienti raffinati.

Civico Ferro, firmata da Renzo Serafini, è una lampada da esterno a parete che integra e illumina il numero civico dell’abitazione. Il corpo in ferro naturale cerato contiene un diffusore LED da 3000K. Essenziale e funzionale, nasce per essere utile e visibile senza rinunciare all’identità progettuale.
Una lampada applique che ci ha particolarmente incuriosito, straordinaria da mettere in cucina è realizzata da Ingo Maurer e si chiama, appunto, Jasna Kuchnia ovvero la trasformazione di un porta piatti in una lampada di design: cinque piatti in porcellana illuminati da un LED nascosto. Disposizione flessibile ed espandibile. Un fiammifero disegnato si “accende” con la luce: un’illusione giocosa.

Non l’avevamo capito distratti dal design vagamente riecheggiante gli anni ’70, rigoroso ma elegante. Quando da Martinelli Luce ce l’hanno spiegato l’abbiamo trovato semplicemente geniale. Due elementi che ruotano su uno stesso punto disegnando due lettere: la D e la U a seconda del grado di rotazionere. Ecco perchè si chiama DUD!

La luce di Foscarini con la sua Asteria ci ha attratto magneticamente perchè si tratta di un’altra novità assoluta. Reinterpretazione dello chandelier in chiave minimalista, ha sia i bracci curvati che il cilindro centrale illuminati così che la luce viene diffusa sia verso il basso che verso l’alto. Di notevole pregio stilistico e funzionale.

E infine, una piccola invenzione che ci ha conquistati: l’ombrellone da esterno progettato da Fenix Design, che scompare completamente all’interno della propria struttura tubolare, lasciando visibile solo la luce. Quando il telo viene chiuso, la lampada resta in funzione. Una soluzione ibrida, funzionale e sorprendente.
A Euroluce, la luce non è solo qualcosa che accende uno spazio. È qualcosa che accende uno sguardo.
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